- XV   CO.DI.ME. GIBA CAMP ISCHIA 2002 -

PER I NATI DAL:1985-1995
07 Luglio - 13 Luglio 2002
(Terza Settimana)
SEDUTE TECNICHE DI:
"COACH DANNA"

-Dispensa redatta dal gruppo degli Istruttori-

 

PALLEGGIO

 

Il palleggio è un elemento peculiare del basket. Non bisogna, però, abusarne. Quando c’è un compagno libero, infatti, conviene passare la palla: si guadagna tempo e si rischia meno di perdere il possesso.

A cosa serve?

1) Spostarsi ed allontanarsi da situazioni di confusione;

2) Migliorare l’angolo di passaggio per servire un compagno libero;

3) Fare 1c1 per battere il proprio avversario.

Quali sono le regole essenziali da tener presente per migliorare l’uso di tale fondamentale? 1) Palleggiare solo quando serve;

2) Palleggiare a testa alta non guardare a terra per non perdere di vista lo sviluppo del gioco. Inizialmente giustifichiamo qualche errore in più a patto che ci si impegni a tenere lo sguardo rivolto verso il campo. Prendiamo, cioè, buone abitudini a costo di commettere qualche errore in più; 3) Tutti devono saper palleggiare indifferentemente con entrambe le mani. Mentre nel tiro c’è sempre qualcuno che può essere più o meno bravo degli altri. Nel palleggio, invece, tutti devono raggiungere l’obiettivo di diventare "ambidestri". Si tratta di esercitarsi, dedicando i momenti di libertà al palleggio con la mano debole;

4) Imparare la tecnica del palleggio. La parte sensibile delle mani è nei polpastrelli. Qualsiasi cos si faccia con la palla, bisogna utilizzare le dita e non con il palmo. La palla va toccata con delicatezza, perché bisogna "sentirla". E’ necessario imparare a spingerla esclusivamente dall’alto verso il basso, per non incorrere nell’infrazione di palla accompagnata;

5) Altezza del palleggio. Più si ha a che fare con una difesa aggressiva, maggiormente è necessario proteggere il palleggio, dunque più basso deve essere quest’ultimo. Bisogna imparare a palleggiare dalla vita al ginocchio.

 

Esercizio n° 1

Palleggiare in libertà.

Palleggiare liberamente per tutto il campo, mantenendo la testa alta per vedere i buchi in cui spingersi. Usare le dita (sentire il palleggio). Effettuare cambi di mano nel momento in cui si incontra durante il percorso un compagno che palleggia (vederlo come un ipotetico avversario) e palleggiare con la mano più lontana da lui. Man mano che si va avanti, restringere gli spazi. Cercare di togliere il pallone ai compagni continuando nel palleggio: questo insegna a proteggere il pallone con il corpo e con il braccio. Si può proporre lo stesso esercizio sotto forma di gara. Chi perde il pallone, oppure esce dalla zona prescelta per il gioco, è eliminato.

Esercizio n° 2

Cambi di mano.

Il cambio di mano serve per battere un avversario. E’ la mano che palleggia che porta la palla all’altra. Al cambio di mano faccio conseguire un cambio di velocità. Andare in palleggio a zig zag per la metà campo, eseguendo dei cambi di mano frontali, descrivendo angoli e facendo conseguire un cambio di velocità. Il coach indica dei numeri con le dita che gli atleti dovranno ripetere ad alta voce. Man mano che si procede, variare il tipo di cambio di mano.

 

Esercizio n° 3

Palleggio veloce.

Immaginare la situazione in cui non c’è nessuno davanti al palleggiatore. Partendo dalla linea di tiro libero, verso il canestro opposto, andare a concludere eseguendo meno palleggi possibile. Eseguire lo stesso esercizio con la mano debole. Spingere la palla avanti, in modo che non resti dietro al palleggiatore. L’esercizio diventa una gara, collocando un atleta a fondo campo che insegue il palleggiatore. Procedendo, ridurre il gap fra i due atleti.

Esercizio n° 4

5c5

Concentrare le correzioni sul palleggio.

 

PASSAGGIO

 

Un aspetto importantissimo del passaggio su cui il coach presta maggiore attenzione è quello della ricezione.

  1. La palla si riceve sempre con entrambe le mani.
  2. Per ricevere un passaggio è importante usare due mani, due piedi, due occhi, due "palle".
  3. È necessario essere in equilibrio quando si riceve.

È importante quando si riceve e quando si effettua un passaggio guardare tutti i compagni di squadra e gli avversari, e, dunque, ragionare sulla distanza e la velocità del passaggio. Si ha in questo modo una visione totale del gioco.

Esercizio n° 1

Tre giocatori ai vertici di un triangolo si passano la palla cambiando il senso ad ogni segnale del coach.

Esercizio n° 2

Due giocatori posti alla distanza di qualche metro che effettuano dei passaggi mentre un terzo, facendo pressione, ostacola l’esecuzione.

Esercizio n° 3

2c1come da diagramma n°1. l’attacco va a canestro effettuando solo passaggi.

 

 

TIRO

 

Il tiro è uno dei fondamentali più importanti del basket, nel quale tutti possono, sempre e comunque, migliorare. Neanche i giocatori più esperti possono ritenersi perfetti, ed anche loro possono avere ampi margini di miglioramento.

Tiro da Sotto

Da vicino al canestro bisogna saper tirare sia di destro che di sinistro. Per avere maggiori possibilità di realizzazione è importante appoggiare la palla al tabellone, e precisamente allo spigolo alto del riquadro. Il tiro fronte al canestro è tra i più difficili, e per questo motivo, almeno inizialmente, è bene insegnare a tirare dal lato.

Esercizio n° 1

Tirare da sotto, appoggiando la palla sull’angolo del tabellone.

Esercizio n° 2

Si parte dal limite dell’area dei tre secondi, e tirare a canestro eseguendo dapprima un passo da fermo con il piede opposto alla mano che tira. Durante tutto il movimento è opportuno tenere la palla lateralmente per proteggerla dal difensore. È importante al momento del salto per il tiro, spingere il ginocchio in alto.

Esercizio n° 3

Tiro in corsa. Inserire qualche elemento di ball handling durante l’esecuzione del terzo tempo.

1 CONTRO 1

Nell’1c1 è importante imparare a leggere la difesa. Ovvero tirare se l’avversario è lontano, penetrare se, invece è vicino. È fondamentale scegliere la migliore soluzione possibile. In penetrazione battere l’avversario con una partenza incrociata passando spalla contro spalla per "tagliarlo fuori". Nelle situazioni in cui il difensore non consente una lettura immediata all’attaccante, utilizzeremo le finte per prendere vantaggio. È importante non fare finte troppo lunghe per non sbilanciarsi. Ogni buon atleta deve necessariamente saper utilizzare vari tipi di finte.

GIOCO SENZA PALLA

Molti giocatori trascurano questo aspetto.Quando non si è in possesso della palla non ci si sente coinvolti nel gioco. Tutti vogliona la palla ma, molte volte non la si riceve , proprio perché si sta fermi in mezzo al campo.

Nel gioco senza palla osserviamo poche regole semplici:

  1. Non infastidire il portatore di palla . Avvicinandosi troppo alla palla si nega la possibilità di poter giocare 1c1;
  2. Smarcarsi andando verso la palla cercando la ricezione.Se marcati impossibilitati alla ricezione,continuare il movimento verso canestro.

Aiutare il proprio compagno alla ricezione creando una collaborazione offensiva facendo uso del blocco.

ESERCIZIO N° 01

Correre in ordine sparso per il campo riconoscendo gli spazi liberi,.Al al segnale del Caoch assumere la posizione di ricezione effettuando l’arresto ad un tempo.

Soluzione a) concedere alcuni secondi (due) all’atleta affinché questo assuma la corretta posizione.

Soluzione b) stesso movimento esercizio precedente inserendo un pallone che al segnale del Coach , diventerà l’obbiettivo da fissare assumendo la posizione fondamentale per ricevere la palla.

Soluzione c)Stesso movimento esercizio precedente con l’introduzione di un numero maggiore di palloni.

ESERCIZIO N° 02

Movimento in posizione di Ala cercando di non ridurre troppo la distanza dalla palla.

Soluzioni:1) Se ricezione giocare 1C1 da un lato

Soluzione2) Giocare senza palla usando movimento back door .


ESERCIZIO N° 03

Stessa situazione offensiva esercizio precedente con l’aggiunta due difensori: denominati X1 – X2.

Regola offensiva - Adeguamento offensivo in base allo schieramento difensivo , da dove scaturiscono tre casistiche:

    A) Se XI rimane fermo , l’attaccante dopo un primo taglio riceve giocando 1c1.

    B) Se XI interviene e X2 rimane fermo , l’attaccante esegue un movimento senza palla verso il canestro ricevendo e concludendo con le varie e giuste soluzioni di tiro.

    C) Se X1 e X2 si muovono l’attaccante compirà un movimento verso il basso per andare a giocare 1c1 in posizione bassa spalle o fronte a canestro usando il lato nuovo.

ESERCIZIO N° 04

Stessa situazione offensiva e difensiva dell’esercizio precedente con l’inserimento di un nuovo attaccante nella posizione di ala sul lato nuovo che, in collaborazione con l’altra ala creeranno le seguenti situazioni offensive:

  1. Se X2 chiude la penetrazione di A1, questi scarica ad A3.
  2. Se A1 riceve come nel caso c dell’esercizio precedente, A3 si muove occupando gli spazi liberi.
  3. Se A1 decide di giocare 1c1 andando a realizzare A3 decide se proiettarsi a rimbalzo e bilanciare in difesa.

 

DIFESA

 

 

Così come in fase offensiva ,anche in fase difensiva la tecnica ha molta importanza considerando che il concetto fondamentale risulta essere "LA MENTALITA’": bisogna cioè saper difendere.

E’ necessario possedere qualità mentali che portino a voler sacrificare se stessi ( spirito di sacrificio) per raggiungere il giusto atteggiamento difensivo. Infatti, quando un gruppo di atleti si reca in un "campetto", spesso e volentieri l’attitudine di ogni singolo giocatore è di giocare più in fase offensiva che difensiva.

Esemplificando sul campo, coach Federico Danna, dopo aver disposto in ordine sparso i giocatori sul campo, ha spiegato la suddetta regola analizzando la posizione fondamentale difensiva:

- Assumere una posizione tale che porti ad un giusto equilibrio e comodità;

- tenere le gambe divaricate perpendicolarmente più o meno alla larghezza delle spalle.

Illustrata la posizione difensiva gli atleti ritornano in posizione eretta e, all’incitazione "GIU’" del coach si riportano alla posizione originale.

Dopo avere ripetuto questo esercizio diverse volte, gli atleti vengono invitati a battere forte e velocemente i piedi a terra eseguendo uno skip basso.

Fondamentale è tenere sempre la testa alta e rivolta in avanti.

Durante le pause tra le varie ripetizioni, ai giocatori viene chiesto di sciogliere i muscoli.

L’esercizio di skip basso viene eseguito per aumentare la reattività, per allenare in velocità i piedi, per essere sempre pronti a spostarsi immediatamente.

Coach Danna ha invitato i giocatori a "scivolare" di un passo nella direzione da lui indicata con il braccio.

Quando si avverte stanchezza i giocatori tendono tendenzialmente a "rilassarsi" e ad alzare il baricentro, ma in difesa è importante mantenere la posizione corretta il più a lungo possibile.

Coach Danna ha inoltre apportato variazioni all’esercizio: quando chiama il comendo "SU" i giocatori devono saltare il più in alto possibile, come a volere prendere un rimbalzo, mentre quando chiama il comando "GIU’" devono recuperare la corretta posizione difensiva il più velocemente possibile.

I bravi attaccanti con le finte riescono facilmente a eludere la difesa e per non "abboccare " è fondamentale conoscere a fondo il proprio corpo.

A tal fine coach Danna ha inserito una ulteriore modifica all’esercizio ed ha invitato gli atleti ad andare nella direzione opposta a quella da lui indicata.

Ne esce una sorta di gara ad eliminazione diretta.

Per difendere con aggressività bisogna attaccare " le palle".

DIFESA NELL’ 1 CONTRO 1

Quando si difende nell’1c1 diventa molto importante l’elemento distanza.

Così:

- se la distanza è notevole l’attaccante non ha problemi e può fare ciò che vuole,

Altro concetto fondamentale è la posizione della testa che deve sempre essere in mezzo alle gambe divaricate.

Esercizio n° 1

1 c 1 a tutto campo (senza l’uso delle braccia)

Da fondo campo l’attaccante si muove a zig zag compiendo tre o quattro palleggi in ogni direzione. La difesa ha l’obbligo di stare sempre davanti all’attaccante. Conclusa la prima metà del campo, si invertono le posizioni per il ritorno.

Per quanto concerne l’uso delle mani, coach Danna ha sottolineato che non serve rubare la palla, bensì rendere difficile la "vita" all’attaccente, impedendogli di fare cambio di mano o ostacolando un passaggio.

Esercizio n° 2

1 c 1 a tutto campo ( con l’uso delle braccia)

Stessa situazione dell’esercizio precedente con la possibilità per la difesa di utilizzare anche le mani e costringere l’attaccante a tenere la testa bassa.

Obiettivi: costringere l’attaccante verso le linee laterali del campo, costringere l’attaccante a scelte difficili e rubare la palla se l’attaccante palleggia male.

 

CONTROPIEDE

Regole per un buon contropiede:

  1. andare a canestro nel minor tempo possibile e con il minor numero di passaggi.
  2. usare il passaggio.

E’ importante atterrare dopo un rimbalzo difensivo con i piedi già rivolti verso il proprio compagno che si trova in posizione di apertura, cioè quella posizione che possa facilitare una rapida ricezione di palla e scarico offensivo.

"Esercizio n. 1

2 c 0 da rimbalzo difensivo

Uno dei due attaccanti, dopo avere lanciato la palla contro il tabellone e avere recuperato il rimbalzo, atterra con i piedi rivolti verso il compagno già in posizione di apertura esterno alla linea da tre punti all’altezza del tiro libero. Il secondo attaccante riceve la palla e palleggia per il centro verso il canestro dove conclude.

"Esercizio n. 2

2 c 1

Tic tac a due nella corsia centrale del campo con un terzo giocatore che ostacola i passaggi.

"Esercizio n. 3

1 c 2

Un attaccante parte in palleggio dalla linea di tiro libero verso il canestro opposto, mentre due difensori partono da fondo campo e lo rincorrono. Al ritorno la situazione si inverte diventando 2 c 1.